Portami lungo viali vuoti,
parlami di qualche sciocchezza,
pronuncia vagamente un nome.
I lampioni piangono l'estate.
Due lampioni piangono l'estate.
Cespugli di sorbo. Una panchina umida.
Amore mio, resta con me fino all'alba,
poi lasciami.
Rimasto come un'ombra offuscata,
vagherò qui ancora un po',ricorderò
tutto,
la luce accecante, il buio infernale,
io stesso fra cinque minuti sparirò.
Non ho camminato nei tuoi sogni,
nè mi sono mostrato in mezzo alla folla,
non sono apparso nel cortile
dove pioveva o meglio cominciava
a piovere (questo verso
lo cancello e non lo sostituirò),
era allettante credere, come uno stupido,
che ti avrei incontrato presto,
eri tu che mi apparivi in sogno
(e mi prendeva una dolce tenerezza),
mi sistemavi i capelli sulle tempie.
Quell'autunno perfino le poesie
in parte mi riuscivano bene
(però mancava sempre un verso o una rima
per essere felice).
Iosif Brodskij
Andrea Zanzotto
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Andrew Motion
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Jürgen Theobaldy
- mese di Ottobre 2022