Wittgenstein – Sulla certezza – 159

159. As children we learn facts; e.g., that every human being has a brain, and we take them on trust. I believe that there is an island, Australia, of such-and-such a shape, and so on and so on; I believe that I had great-grandparents, that the people who gave themselves out as my parents really were my parents, etc. This belief may never have been expressed; even the thought that it was so, never thought. 

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Mentre cadevo a terra

Mentre cadevo a terra, dopo aver inciampato come un idiota contro la zampa di un dondolo, ho pensato di non voler cadere. Ho chiesto al mio corpo di non cadere, ma la gravità è più forte del nostro pensiero, a giudicare dalle escoriazioni. Ho pensato un mucchio di cose, mentre scivolavo. Bergson non aveva tutti i torti dopotutto. Ho notato che la scarpa destra aveva un piccolo buco, che la cancellata ha bisogno di una mano di vernice perchè sta affiorando la ruggine; che se proprio si deve cadere, di spalla è meglio. E poi, un raggio di sole mi ha impedito di spalancare bene gli occhi, e sotto le palpebre semiabbassate ho avvertito una sensazione di caldo.

I classici cinque minuti

Ogni tanto capita di trovare i cinque minuti in cui infilare quattro parole a caso, da buttare lì sulla tastiera. Perchè il vetro davanti agli occhi restituisce le montagne con chiazze di sole. Perchè le nuvole sono tante, e di varia foggia, e i pensieri pochi, fortunatamente pochi. Mi piacciono i fiori di campo nella brocca. Cerco con lo sguardo le piante nei vasi che crescono, lentamente crescono. Gli steli del prezzemolo si piegano verso la luce. 

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Le cose fioriscono

Il ruotare dell’aeroplano sulla giostra, il nostro afferrare in due la leva. Spariamo al rosso, al giallo, dai. Abbiamo vinto, papà. Siamo stati forti, vero papà? E allora è primavera. E’ davvero primavera.

Ci sono i fiori nelle bancarelle. Ci sono le luci che illuminano le mani, mentre imbrunisce. Le mani che ripongono erbe e sementi, smontano banconi e tende. Ci sono i tulipani.

Ci siamo noi e ci sono io. La mano calda e piccola nella mia. Sì, siamo stati davvero forti.