Il pane che oggi spezzo lo hanno fatto le mie dita. Il sorriso dei bimbi qui attorno l’ho provocato con una parola e un gesto. Due buchi sul muro, un filo teso a sostenere una tenda. Polvere e rumore premiati da un bacio leggero. Eccomi qui, con gli occhi che non mettono a fuoco, a cercare di trattenere il bene che mi scalda. Fuori è freddo, non importa. Lascio scivolare gli occhi sulle parole che rimano e mi appiccicano i pensieri.