Il Machine Learning sta cambiando il modo in cui vediamo il mondo intorno a noi.
Dalla previsione del tempo alla diagnosi medica, dalla raccomandazione di contenuti su una piattaforma di streaming all’identificazione di frodi finanziarie, il Machine Learning è sempre più presente nella nostra vita quotidiana.
Ma cos’è esattamente e come funziona? In questo post ti guiderò attraverso i concetti fondamentali del Machine Learning e ti mostrerò come può essere utilizzato per risolvere problemi reali. Ti mostrerò anche come iniziare ad apprendere il Machine Learning, quali sono le risorse disponibili e come utilizzare questa tecnologia per migliorare la tua vita e il tuo lavoro.
Caveat: Questo articolo è una semplice introduzione a un argomento vastissimo. E’ stato scritto per chi vuole comprendere i concetti di base del Machine Learning, senza necessità di conoscenze tecniche o matematiche avanzate. Al termine del post fornirò una serie di risorse utili a chiunque volesse approfondire l’argomento e continuare un percorso straordinariamente affascinante…
Il Machine Learning, o apprendimento automatico, è una tecnologia che permette alle macchine di “imparare” dai dati e migliorare le proprie prestazioni senza essere esplicitamente programmate. In altre parole, il Machine Learning consente alle macchine di “imparare” dall’esperienza, proprio come fanno gli esseri umani.
Esistono due tipi principali di Machine Learning: il Machine Learning supervisionato e il Machine Learning non supervisionato.
Nel Machine Learning supervisionato, il modello è “allenato” su un insieme di dati che include esempi di input e output desiderati. Il modello utilizza quindi questi esempi per fare previsioni sui nuovi dati.
Nel Machine Learning non supervisionato, invece, il modello deve “scoprire” da solo le strutture e le relazioni all’interno dei dati senza essere guidato da esempi pre-definiti.
Il Machine Learning è utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, dalla previsione del tempo alla diagnosi medica, dalla raccomandazione di contenuti alla identificazione di frodi finanziarie. In generale, l’obiettivo del Machine Learning è quello di automatizzare decisioni e previsioni basate sui dati, migliorando l’efficienza e la precisione del processo.
Come abbiamo già visto, il Machine Learning può essere suddiviso in due categorie principali: il Machine Learning supervisionato e il Machine Learning non supervisionato.
Il Machine Learning supervisionato è il tipo più comune di apprendimento automatico e si basa su un insieme di dati già etichettati. In altre parole, il modello di apprendimento automatico è “allenato” su un insieme di dati che include esempi di input e output desiderati. Il modello utilizza quindi questi esempi per imparare a fare inferenze su nuovi dati. Ad esempio, un classificatore di posta indesiderata potrebbe essere allenato su un insieme di e-mail etichettate come “spam” o “non spam“, e quindi utilizzato per classificare nuove e-mail in arrivo.
Il Machine Learning non supervisionato, invece, si basa su un insieme di dati non etichettati. In altre parole, il modello di apprendimento automatico deve “imparare” da solo a scoprire strutture e relazioni all’interno dei dati. Un esempio tipico di questo tipo di apprendimento automatico è il clustering, in cui i dati vengono suddivisi in gruppi (cluster) in base alle loro somiglianze.
In generale possiamo dire che il Machine Learning supervisionato utilizza dati etichettati per fare predizioni/classificazioni mentre il Machine Learning non supervisionato utilizza dati non etichettati per fare scoperte o identificare relazioni all’interno dei dati.
I principali algoritmi di Machine Learning supervisionato sono:
Questi sono alcuni dei principali algoritmi di Machine Learning non supervisionato, ma ce ne sono molti altri.
Come per il Machine Learning supervisionato, la scelta dell’algoritmo dipende dalle caratteristiche del problema specifico e dalle caratteristiche dei dati.
In pratica, scegliere il giusto algoritmo da applicare alla specifica soluzione è una decisione delicatissima che può segnare il successo o il completo fallimento di un’attività di analisi dati.
L’apprendimento automatico (Machine Learning) è un campo in rapida evoluzione e ci sono molte risorse disponibili per coloro che vogliono iniziare ad apprenderlo.
Un elenco risulta necessariamente incompleto e soggetto a “gusti” personali, tuttavia si può partire da:
Tutorial: Ci sono numerosissimi tutorial disponibili online che coprono i concetti di base del Machine Learning.
Ad esempio, il sito di scienza dei dati di scikit-learn ha una sezione di tutorial che spiega come utilizzare la libreria per creare alcuni dei modelli più comuni.
https://scikit-learn.org/stable/tutorial/index.html
Libri: Ci sono molti libri sull’argomento, ma alcuni dei classici del settore sono:
“Introduction to Machine Learning” di Alpaydin: https://www.amazon.com/Introduction-Machine-Learning-Adaptive-Computation/dp/0262028182
“Python Machine Learning” di Raschka e Mirjalili: https://www.packtpub.com/data/python-machine-learning-third-edition
Corsi online: Ci sono molti corsi online che coprono i concetti di base del Machine Learning, come quello eccellente di Andrew Ng su Coursera:
https://www.coursera.org/learn/machine-learning
o il corso di Machine Learning di fast.ai:
https://www.fast.ai/
Tool: Ci sono molti strumenti e librerie che possono essere utilizzati per esplorare i dati e costruire modelli. Alcuni dei più popolari includono:
scikit-learn: una libreria di apprendimento automatico per Python
https://scikit-learn.org/stable/
TensorFlow: una libreria di apprendimento automatico sviluppata da Google
https://www.tensorflow.org/
Keras: un’interfaccia di alto livello per costruire reti neurali in TensorFlow
https://keras.io/
PyTorch: una libreria di apprendimento automatico open-source sviluppata da Facebook
https://pytorch.org/
In generale, consiglio di iniziare con tutorial e corsi online per familiarizzare con i concetti di base e poi di continuare con l’esplorazione di libri e strumenti per sviluppare la comprensione e le abilità.
Per diventare un buon data scientist è importante anche lavorare su dati reali e non solo su tutorial o esercizi. Cercare progetti o competizioni di machine learning può aiutare ad acquisire esperienza concreta.
Jupyter Lab e Google Colab sono entrambi strumenti gratuiti e potenti per l’esplorazione dei dati, l’apprendimento e il test di codice per il Machine Learning.
Come utilizzare entrambi i tool per creare ambienti di sviluppo e condividere il proprio lavoro con altri?
Jupyter Lab è la nuova interfaccia per Jupyter Notebook che fornisce un ambiente di sviluppo integrato per lavorare con i notebook. E’ un ambiente di sviluppo interattivo che ti consente di scrivere, eseguire e documentare il codice Python e R all’interno di un browser web.
È particolarmente utile per l’analisi dei dati e per l’apprendimento del Machine Learning.
Per iniziare, devi installare Jupyter Lab sul tuo computer. Può essere fatto facilmente utilizzando Anaconda, una distribuzione Python che include Jupyter Lab e molte altre librerie di scienze dei dati. Una volta installato, puoi avviare Jupyter Lab dalla riga di comando e aprire un nuovo notebook in cui scrivere e eseguire il tuo codice. Jupyter Lab si può usare al link: https://jupyter.org/
Esiste anche la possibilità di testare l’ambiente direttamente nel browser con JupiterLite:
Google Colab, invece, è un ambiente di sviluppo basato sul cloud, che consente di scrivere e eseguire il codice Python e R all’interno di un browser web senza alcuna installazione. È un’opzione molto comoda, perché puoi accedere a Colab da qualsiasi dispositivo con una connessione a Internet e puoi condividere il tuo lavoro con altri semplicemente fornendo un link. Inoltre ti permette di utilizzare una GPU o un TPU per rendere il tuo calcolo più potente. Google Colab si può usare al link: https://colab.research.google.com/
Entrambi gli strumenti ti consentono di creare una sequenza di celle che contengono codice e testo. Il codice può essere eseguito all’interno delle celle e i risultati visualizzati direttamente nel notebook. Ciò rende Jupyter Lab e Google Colab ideali per l’esplorazione dei dati, l’apprendimento del Machine Learning, la condivisione e la documentazione del proprio lavoro.
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